Roche: alectinib riduce il rischio di recidiva o decesso del 76% nei pazienti con NSCLC ALK-positivo in stadio iniziale dopo resezione chirurgica

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Roche ha annunciato i risultati dello studio di fase III ALINA, che hanno dimostrato un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo della sopravvivenza libera da malattia (endpoint primario) in pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule ALK positivo trattati con alectinib in terapia adiuvante dopo resezione chirurgica.

Alectinib – che agisce sul sistema nervoso centrale – ha dimostrato di ridurre il rischio di recidiva della malattia o decesso del 76% (hazard ratio [HR] = 0,24, intervallo di confidenza [IC] al 95%: 0,13-0,43, p < 0,0001) rispetto alla chemioterapia a base di platino in soggetti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) positivo per la chinasi del linfoma anaplastico (ALK) in stadio da IB (tumore ≥ 4 cm) a IIIA (secondo il sistema di stadiazione della Union for International Cancer Control/American Joint Committee on Cancer [UICC/AJCC], 7a edizione) completamente resecato.

È stato inoltre osservato un miglioramento clinicamente significativo della sopravvivenza libera da malattia a livello del sistema nervoso centrale (HR = 0,22; IC al 95%: 0,08-0,58).

La sicurezza e la tollerabilità di alectinib in questa sperimentazione sono risultate coerenti con quelle di studi precedenti nella malattia metastatica .Attualmente è in corso un’analisi di follow-up per consolidare i dati relativi alla sopravvivenza globale.

I risultati integrali dello studio ALINA sono stati oggetto di una presentazione orale late-breaking al Congresso della European Society of Medical Oncology (ESMO) 2023, nell’ambito di un Simposio presidenziale tenutosi sabato 21 ottobre. Questi dati saranno successivamente presentati alle autorità sanitarie di tutto il mondo, comprese la FDA e l’EMA.

“Ottenendo una riduzione senza precedenti del rischio di recidiva o decesso nel NSCLC ALK-positivo in stadio iniziale pari al 76%, alectinib ha il potenziale per cambiare il decorso della malattia, in linea con il nostro obiettivo di offrire le migliori possibilità di cura”, afferma Levi Garraway, Chief Medical Officer e Head of Global Product Development di Roche ,“Poiché circa la metà dei pazienti con NSCLC in stadio iniziale manifesta una recidiva della malattia, è urgente offrire soluzioni terapeutiche in questo setting e stiamo collaborando con le autorità sanitarie per mettere alectinib a disposizione il prima possibile”.

“Questi dati potrebbero rivoluzionare la pratica clinica e rafforzano la possibilità che alectinib diventi un nuovo standard di cura nel setting del carcinoma polmonare ALK-positivo in stadio iniziale, in cui le opzioni terapeutiche sono al momento estremamente limitate”, sottolinea Benjamin Solomon, medico oncologo presso il Peter MacCallum Cancer Centre, in Australia ,“La portata del beneficio in termini di sopravvivenza libera da malattia osservata in questo studio potrebbe rappresentare un cambio di paradigma nel modo in cui viene trattato il carcinoma polmonare ALK-positivo in stadio iniziale”.

Posticipare la progressione della malattia è particolarmente importante per i pazienti con NSCLC ALK-positivo, che sono mediamente più giovani (circa 55 anni) e maggiormente esposti al rischio di sviluppare metastasi cerebrali rispetto ai soggetti con altri tipi di NSCLC. Quando la malattia si ripresenta, spesso si diffonde ad altre parti del corpo e a questo punto è generalmente considerata incurabile. L’analisi completa dei biomarcatori è essenziale per aiutare i medici a formulare una diagnosi approfondita e personalizzata e identificare il trattamento più indicato per ogni paziente.

I risultati dell’analisi preliminare dello studio ALINA hanno evidenziato che la sopravvivenza libera da malattia mediana non è stata ancora raggiunta con alectinib, mentre con la chemioterapia si è attestata a 41,3 mesi (IC al 95%: 28,5, non valutabile [NE]) in pazienti in stadio da IB (tumore ≥ 4 cm) a III1A della malattia .

Nel 30% dei soggetti trattati con alectinib sono stati riscontrati eventi avversi di grado 3 o 4, contro il 31% dei soggetti sottoposti alla chemioterapia. Non sono stati registrati eventi di grado 5 in alcun braccio di trattamento. Il 5% dei pazienti trattati con alectinib ha interrotto il trattamento a causa di AE, contro il 13% dei pazienti nel braccio sottoposto alla chemioterapia.

Lo studio ALINA
ALINA [NCT03456076] è uno studio di fase III, randomizzato, con controllo attivo, multicentrico e in aperto volto a valutare l’efficacia e la sicurezza del trattamento adiuvante con alectinib rispetto alla chemioterapia a base di platino in soggetti con NSCLC positivo per la chinasi del linfoma anaplastico (ALK) in stadio da IB (tumore ≥ 4 cm) a IIIA (secondo il sistema di stadiazione della Union for International Cancer Control/American Joint Committee on Cancer [UICC/AJCC], 7a edizione) completamente resecato. Lo studio include 257 pazienti che sono stati assegnati in modo casuale al braccio di trattamento sperimentale o al braccio di trattamento di controllo. L’endpoint primario è la sopravvivenza libera da malattia. Le misure di outcome secondarie includono la sopravvivenza globale e la percentuale di pazienti con eventi avversi.

 

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